Quando il vino odora di tappo Nel tappo può svilupparsi tricloranisolo, una muffa che – se presente – trasmette al vino il tipico pungente „odore di tappo“. In tal caso non resta altro da fare che buttare via il vino.
Quanti tipi di vino esistono I diversi tipi di vini vengono classificati in base ai vitigni. Negli ultimi due millenni sono stati allevati circa 8.000-10.000 nuovi vitigni.
Sempre il padrone di casa. Prima di servire il vino agli ospiti, dovrebbe versarne un goccio nel proprio bicchiere per provarne il gusto, verificare che sia alla giusta temperatura e che non siano eventualmente finiti pezzetti di tappo nella bottiglia. Quindi potrà servire il vino agli ospiti sia da una caraffa o direttamente dalla bottiglia.
In occasione di cerimonie e ricevimenti ufficiali, il vino va servito da destra, cominciando dalle donne. In compagnia di amici e parenti, invece, il vino può essere versato seguendo semplicemente la disposizione dei commensali a tavola.
Quando si versa un vino rosso, sollevare con cautela il bicchiere con la mano sinistra e riempirlo per circa metà. In caso di vini bianchi invece lasciare i bicchieri in tavola e riempirli fino a due terzi.
Il sapore del vino dipende da molti fattori. Anche i vini dello stesso vitigno possono avere un gusto completamente differente in quanto il sapore è fortemente influenzato dalle caratteristiche del terreno, dall’esposizione del vigneto, dal clima, dal periodo della vendemmia, dal processo produttivo e dalle modalità di conservazione.
I vini si conservano al meglio in cantina, adagiati su appositi scaffali portabottiglie. La temperatura di conservazione ideale è compresa tra 10-15 °C. Non trascurare il tenore di umidità dell’aria: un tasso del 70-75% sarebbe ideale. Se l’umidità dell’aria è superiore a questi valori potrebbe formarsi muffa sull’etichetta, se invece è inferiore il tappo si asciugherebbe troppo rapidamente. Inoltre nella cantina non devono essere presenti altri odori. Prima di conservare il vino acquistato, bisognerebbe informarsi per capire se quel vino è adatto alla conservazione. Alcune annate, esigue ma relativamente deboli, non sono infatti adatte per essere conservate e devono essere quindi consumate in fretta. In linea generale si può comunque affermare che il vino dopo l’imbottigliamento non è ancora giunto a completa maturazione; spesso è proprio il contrario: il vino continua a maturare in bottiglia acquisendo così gradualmente il suo particolare aroma. Può quindi accadere che un vino debba invecchiare fino a 15 anni ed oltre per giungere a completa maturazione.
La corretta temperatura di servizio può influenzare notevolmente il sapore e il profumo di un vino. Se il vino è troppo freddo non si riescono ad apprezzarne profumi ed aromi. Poiché il vino si riscalda comunque facilmente nel bicchiere, fino a 3 gradi, è sempre preferibile servirlo troppo freddo piuttosto che troppo caldo. Se il vino viene conservato ad una temperatura troppo bassa, rischia di “asciugarsi” perdendo in sapore. Fare quindi attenzione a non lasciare il vino troppo a lungo in frigorifero prima di servirlo. Se al contrario il vino viene servito troppo caldo, già al primo sorso si potrebbe percepire nel naso lo sgradevole effetto dell’acidità e dell’alcol del vino.
Di seguito una breve panoramica sulle temperature ideali di servizio di diversi vini:
– vini bianchi secchi, leggeri e freschi: da 8 a 10 °C
– vini bianchi aromatici, semi-secchi e selezionati: da 9 a 12 °C
– vini rosati: da 9 a 11 °C
– vini rossi leggeri e freschi: da 12 a 15 °C
– vini rossi intensi e corposi: da 15 a 17 °C
– vini rossi selezionati: da 16 a 18 °C
– champagne, spumanti: da 6 a 8 °C
– vini passiti e liquorosi: da 10 a 16 °C
Al momento della degustazione provare con la mano se il vino è alla giusta temperatura, quindi verificare se la superficie è brillante, indice che il vino è integro. Il colore può fornire inoltre informazioni sul vitigno di provenienza, sull’età del vino e sulla sua qualità. Per dare un giudizio qualitativo, sollevare in alto il bicchiere e tenerlo contro uno sfondo bianco per osservare l’intensità del colore del vino.
Quindi annusare l’“aroma” (profumo dell’uva) del vino e il suo “bouquet” (profumo che si sviluppa durante l’affinamento e l’invecchiamento). Mantenere innanzitutto il bicchiere con grande tranquillità e annusare brevemente, più volte il vino. Quindi far ruotare leggermente il bicchiere in modo da liberare i profumi. Alla fine bere un sorso di vino e lasciarlo distribuire bene in bocca in modo da interessare tutte le zone di percezione del gusto presenti sulla lingua. Il sapore sarà tanto più intenso (persistenza) quanto migliore sarà la qualità e il corpo del vino.
L’attrezzatura di base per degustare un vino prevede un cavatappi e bicchieri puliti e inodori. Se possibile non lavare i bicchieri e le caraffe con il detersivo per evitare che rimangano spiacevoli odori. Ogni vitigno ha un bouquet e una fragranza caratteristici che possono essere esaltati in modo diverso a seconda della forma del bicchiere in cui il vino viene versato. Fate una prova a casa versando il vino in bicchieri di diversa foggia e testando gusto e profumi.